CARPE DIEM

Uno dei rifugi più belli della regione lo potete trovare al Passo Pradarena (Pratorena per i locali), a 1579 metri. È il “Carpe Diem”. Abbracciato dalla faggeta, al riparo dai venti di libeccio e di tramontana, alle pendici del monte più elegante del crinale -il Caval Bianco-, preannuncia di poche decine di metri la splendida prateria cacuminale appenninica attraversata dal confine che separa L’Emilia dalla Toscana. La storia di questo rifugio va indietro fino agli anni ’50, quando era molto molto più spartano.
Nel 2016 Arianna decide che era ora di prendersi cura di questa eredità familiare e prende le redini del “Carpe Diem” (in realtà ha confessato che in principio è stato lui a guidarla!)
Bar, ristorante e albergo oggi, come cinquanta anni fa, continuano ad ospitare la gente del posto e la gente di città che scappa dal caos per immergersi nella splendida natura di questo tratto di crinale appenninico che offre spettacoli mozzafiato in ogni stagione.
Grazie alla riscoperta del turismo lento, gli amanti del trekking vedono in Pradarena un punto di passaggio per le escursioni più impegnative, un punto di partenza per le passeggiate più semplici ed un punto di arrivo adatto per godersi giornate indimenticabili in mezzo alla natura.
D’inverno il paesaggio si trasforma e i sentieri si prestano ad ospitare ciaspolatori, sciatori (alcune recenti operazioni di pulizia del bosco hanno permesso la valorizzazione di percorsi adatti allo sci di fondo), semplici appassionati di neve, famiglie con bambini, gruppetti di amici, etc..
A far da cornice a tutto questo variopinto e a volte rumoroso via vai c’è sempre lui, “il guerriero” -come lo chiama Arianna- il Carpe Diem, che apre le porte a tutti, per tutto l’anno.
La mattina presto il profumo delle crostate di chef Roberto Pallantucci si propaga dalla cucina e richiama gli escursionisti più mattinieri. Il bar garantisce il servizio per tutta la giornata, dalle colazioni sino alle merende e poi gli aperitivi. Qualche spuntino veloce se il ristorante è chiuso non viene mai negato. Chiude i battenti dopo la cena per lasciare che gli ospiti dell’albergo possano riposare e godere del silenzio del Passo.
Il ristorante garantisce pranzo e cena e offre nel suo menu piatti tipici della cucina emiliana e di quella toscana, accuratamente preparati con prodotti locali e il più possibile a km 0. Asso nella manica del Carpe Diem è l’azienda Agricola Le Comunaglie, altra attività di famiglia, che si trova a qualche kilometro da Pradarena, e dal 2003 alleva vacche chianine con metodo BIO e fornisce al rifugio ottima carne. L’azienda produce anche anche patate, farro in cereale e trasformato in pasta, le confetture, i funghi, le castagne, la verdura.
Da queste materie prime nascono le specialità del Carpe Diem:
Carne alla griglia, bolliti, stufati accompagnati dalla famosa polenta garfagnina chiamata “fermenton otto file”, arrosti e poi ancora, crostate con marmellata di Pergialon, un’antica pera che matura in settembre, si colora di giallo e cade a terra dove può essere raccolta per essere trasformata in deliziose confetture. Il ragù di chianina è una vera prelibatezza. Al più tradizionale dei menu, il tocco dello chef ha aggiunto piatti dai sapori nuovi e sempre di stagione. Al Carpe Diem si organizzano cene a tema, serate e pomeriggi musicali. Tra le più conosciute “La cena romana ed “Il pesce d’alta quota”.
Infine l’albergo, cinque belle camere, di cui tre standard e due suite. Le suite sono due curati sottotetto con balconcino in legno, bagno grande e vasca in appoggio. Ci sono anche altre tre camere per i pernotti “veloci”, alla maniera dei rifugi, che possono ospitare un massimo di 16 persone. Nel complesso l’albergo può alloggiare 25 ospiti.
Salire in quota, qui sul crinale è quasi come fare un grosso salto. Quassù si viaggia alla scoperta di nuove culture, immersi nella natura, si viaggia alla ricerca delle vecchie tradizioni, degli antichi tracciati che tornano a vivere con gli occhi di chi li frequenta oggi.
Da quassù il profumo del mare si sente e nei giorni sereni si vedono le alpi Apuane, monti diversi dalle vette dell’appennino, rocce aspre e puntute, così nobili da mostrare il profilo del sommo poeta.
Nonostante la vastità degli spazi si ha l’impressione di arrivare ovunque e in un attimo, di essere parte di una estesa realtà geografica e culturale, incontro di storie e culture differenti: quella “garfagnina” di indole più diffidente, con quella più bonaria dei montanari emiliani. Qui il nord si unisce al centro Italia, l’accento emiliano si fonde con la lingua toscana. Questo è l’ultimo avamposto dell’Appennino Reggiano, come recita il cartello che delimita la zona d’origine del miglior formaggio del mondo.

CARPE DIEM
Località Pradarena 63/A
42032 Ventasso, loc. Ligonchio (RE)

Telefono: 0522 1607395

Mail: info@albergocarpediem.com
Web: www.albergocarpediem.com

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