Silvano Scaruffi, scrittore e “strolgatore di bagaiàte”

Vivo a Ligonchio. In fondo al paese, per arrivare a casa mia si può venire giù dalla piazza, per la rampata del Bocco e alla Valla tirare dritto verso la Rocca. Oppure ci si arriva anche passando dal Bastione, la strada che dal Binario porta in Corea, però bisogna andare poi su dal Budrio, perché se si tira dritto si va a finire in Corea, appunto.

Scrivo delle cose, lunghe ma anche corte, e delle volte mi chiamano a leggerle in giro le cose che scrivo, ma io non ci vado mica sempre.

Una volta, uno, ha detto che scrivo scenette inutili di persone insignificanti. Un altro, un’altra volta, ha detto che tutto quello che faccio può essere compreso in un’atavica, dialettale parola che è bagaiàte. Secondo me avevano ragione tutti e due.

www.silvanoscaruffi.it

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